lunedì 10 aprile 2017

Aria (e altre sciocchezze)

Il suo respiro è diventato pesante. 

Cosa fare? Come fare? Scegliere è così difficile. Trovare soluzioni ancora di più.

Ma come si ottiene una soluzione se non si conosce davvero il problema? Esiste davvero un problema? O è solo un punto di vista diverso? Così tante domande, troppe. Affollano la sua testa e non lo fanno respirare. 

Quali sono queste domande? Le sente, sono lì ma non riesce ad esprimerle così come non riesce ad esprimere null'altro. Le parole risultano vuote, senza un senso, non abbastanza. Le parole sono inventate da altri, come possono esprimere ciò che lui prova? Non ci riescono, non possono riuscire. 

Potrebbe parlare per ore senza trovare un senso a quello che sta dicendo. C'è davvero bisogno di trovare senso ad ogni cosa?


L'essere umano è così miserabile.

Comincia a deperire nell'esatto momento in cui smette di essere un'idea. 

Perché esprimersi allora?

Il vuoto non piace a nessuno. 

Tu non piaci a nessuno. 


C'è così tanto caos nella sua testa. Un insieme ingarbugliato di scarabocchi e pensieri e idee e emozioni e sentimenti e immagini e colori e così tanto astratto e come si può dare un senso a tutto questo?


Tutte le persone si sentono così?
Molte scelgono di non vedere.


Respira a fondo, respira respira respira. Ripone tutto in una scatola ormai usurata, a malapena riesce a chiuderla. 

Respira, sorridi, cancella. 

Una nuova giornata sta per iniziare.


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